Ombra e radura dell’umanità. Il significato “ecologico” della notte
È vitale essere civis, creare civiltà disboscando le cose selvatiche che ci ostacolano, ma lo è ugualmente lasciare in noi e intorno a noi una parte di foresta simbolica, di ombra o d’inspiegabile radura, perché siamo anche fatti di mistero e fantasia. Carlo Grande, scrittore e giornalista, spazia da Boccaccio a Thoreau, da Gilgamesh a Dante, da Macbeth ai fratelli Grimm, autori in cui sempre si ripropone l’eterno binomio civiltà-foresta: istanze entrambe necessarie a noi umani, esseri razionali ed istintivi, fatti di “mentalismo” e insieme di sentimento.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
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