COME LEGNI STORTI
L’imperfezione, l’errore, l’inciampo


XX edizione
25/29 settembre 2024

 

Il filosofo Immanuel Kant, di cui ricorre il terzo secolo dalla nascita, definiva l’essere umano un legno storto e ne traeva la conclusione che da una creatura così tortuosa e imperfetta non potesse mai nascere qualcosa di perfettamente dritto.

E in effetti, chi tra noi può affermare di non aver mai compiuto un errore, di non aver commesso un passo falso, di non aver preso, almeno qualche volta, lucciole per lanterne? Nessuno, perché l’imperfezione è costitutiva di ciò che siamo, è la marca della nostra naturale fragilità, ma è anche segno della nostra capacità di osare l’imponderabile e, attraverso gli abbagli, giungere a rettificare le nostre idee sul mondo.

Eppure, soggetti a un clima sociale che condiziona il nostro agire imponendo canoni di insostenibile performatività, viviamo ogni svista come umiliante, negandoci così la possibilità di riflettere in modo profondo sull’esperienza dell’imperfezione; che non solo è comune, ma solleva domande degne d’attenzione: come è giudicata la fallibilità nella nostra cultura? Come assumiamo le responsabilità per le conseguenze delle nostre mancanze? Come ci comportiamo con quelle degli altri? Quale ruolo ha l’inciampo nella ricerca spirituale? Si può fare pace con la paura di sbagliare? Possono, i legni storti, raddrizzarsi quel tanto che basta a vivere insieme senza cadersi addosso?

E proprio dal legno storto prende spunto l’immagine guida di questa edizione, realizzata dall’illustratore Francesco Chiacchio, che gioca con la suggestione kantiana per rovesciarla: il legno è ora quello drittissimo, geometrico e svettante di una squadra da disegno (ma con una piccola pecca… la vedete?), qui trasformata nella vela di una barca che solca un intricato oceano di linee curve.

Come a dire che, a certe condizioni, anche l’imperfezione può essere una via.

Torino Spiritualità 2024 si apre con una straordinaria preview al Teatro Carignano: il 12 settembre Luigi Lo Cascio legge La strada di Cormac McCarthy, a un anno dalla scomparsa di uno degli scrittori più significativi delle letteratura dei nostri tempi (qui tutte le info).

Il festival entrerà nel vivo nei giorni compresi tra mercoledì 25 e domenica 29 settembre. Tra le numerose voci che ascolteremo: Giovanni Allevi, Chandra Candiani, Silvio Orlando, Vera Gheno, Vasco Brondi, Massimo Recalcati, Daniel Schreiber, Vanessa Roghi, Alberto Ravagnani, Vito Mancuso, Paolo Nori, Maura Gancitano, Tommaso Ragno, Chiara Valerio, Paolo Curtaz, R. S. Nanda Kumār, Enzo Bianchi, Paolo Giordano, Neva Papachristou, Mario Calabresi, Maciej Bielawski, David Foenkinos, l’omaggio a Fabrizio De André dei Perturbazione, Roberto Abbiati con il suo Moby Dick: «Una tazza di mare in tempesta»…