Il tema della 16. edizione: RESPIRO
Il respiro fermo del tempo sospeso, il fiato corto della sorpresa, l’espirazione profonda che libera sollievo, il soffio vitale della libertà e del raccoglimento: Torino Spiritualità torna dal 24 al 27 settembre 2020 per quattro giorni di indagine intorno al RESPIRO, atto che innerva tutte le tradizioni filosofiche e spirituali, capace di svelare ogni piega del sentire umano.
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L’immagine guida
È nei mesi del lockdown, infatti, che abbiamo capito che cosa significhi davvero respirare: la più automatica delle azioni si è imposta all’attenzione collettiva alimentando paura, perché fragile, e reclamando cura, poiché preziosa. La sfera di pluriball scelta come immagine guida del festival intende alludere proprio a questa doppia natura del respiro: una vulnerabilità da avvolgere e custodire, per proteggerla dagli urti di questo tempo, e l’eterea bellezza di una perla fatta d’aria.
I luoghi del festival
La situazione attuale richiede regole che possono e devono diventare un’occasione per vivere la cultura in modo diverso, ma ugualmente profondo e coinvolgente. Per questo Torino Spiritualità sarà un intreccio di incontri dal vivo, tra letture, dialoghi, concerti e spettacoli in città, ma anche itinerari urbani e nella natura, laboratori, esperienze, meditazioni e mostre per una rassegna più concentrata e inclusiva, da vivere in tutta sicurezza. Quest’anno, per la prima volta, sarà allestita, nel cuore della città, una grande tenda in piazza Carlo Alberto, quasi una vela pronta a salpare per un viaggio, dal respiro lungo, nel pensiero e nel dialogo. E ancora, il festival raggiungerà Porta Palazzo, nel Cortile di Combo, che ospita le grandi rassegne torinesi nel progetto condiviso Blu Oltremare, nell’ambito di Torino A Cielo Aperto. Arriverà nei polmoni verdi della città: al Parco del Valentino, al Parco Leopardi e ai Giardini Sambuy. Ma sarà anche nei luoghi che accolgono il festival di consueto, come la Chiesa di San Filippo Neri, il Circolo dei lettori, il Museo del Risorgimento, il MAO Museo d’Arte Orientale e molti altri. Non mancheranno appuntamenti in digitale sulla pagina Facebook del festival e su torinospiritualita.org.
L’inaugurazione.
Di uomini e di piante: il respiro dei viventi
Torino Spiritualità prende il via giovedì 24 settembre presso Piazza Carlo Alberto, Padiglione Torino Spiritualità. Alle ore 18.30 il teologo Vito Mancuso, da poco in libreria con Il coraggio e la paura (Garzanti), in cui indica come il contatto con le situazioni estreme possa farci comprendere chi siamo, e la giornalista scientifica Alessandra Viola, autrice di Flower Power (Einaudi), saggio sui diritti di quel popolo verde, silenzioso e pacifico dal quale dipende la nostra stessa sopravvivenza, intrecciano ecologia e teologia per riflettere sul mondo in quanto respiro. È il dialogo d’apertura Di uomini e di piante: il respiro dei viventi, modera Armando Buonaiuto, curatore del festival. Ma prima che la conversazione inaugurale abbia inizio, il mondo vegetale prende forma di spartito nella performance strumentale degli Emanuele Via & Charlie T, che proprio agli alberi hanno dedicato il concept album di musica classica contemporanea Resina. L’ingresso è gratuito.
A seguire, alle ore 21.00, presso il Cortile di Combo, Piero Marcelli legge Oscar e la dama in rosa di Eric-Emmanuel Schmitt accompagnato dal pianoforte di Chiara Bertoglio. Il romanzo di Schmitt è un vero gioiello, una manciata di pagine che, attraverso la storia del piccolo Oscar e delle sue bizzarre lettere a Dio, raccontano una grande verità: qualunque giornata, anche la più grigia, è un’avventura incommensurabile per chi sappia viverla. Ingresso € 5.
Tra gli ospiti della 16. edizione
Tra i tanti ospiti della 16. edizione, Silvano Petrosino, filosofo noto a livello internazionale, studioso del rapporto tra razionalità e moralità, tra desiderio e umano, e Giacomo Poretti, 33,3% del trio comico più famoso d’Italia, insieme per descrivere l’ariosa leggerezza del buonumore, e la filosofa Francesca Rigotti, che riflette sulla respirazione a partire da altri due principi considerati vitali: la luce e il battito del cuore. Di ampio respiro anche l’incontro tra il latinista Ivano Dionigi, autore del recente Parole che allungano la vita (Raffaello Cortina) e il fondatore di Bose Enzo Bianchi: una conversazione su ciò che oggi può davvero ossigenare cuore e mente, e su ciò che invece soffoca il respiro di tanti uomini e donne per i quali la vita è spesso affanno e fiato corto. Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori, connette il tema con lo sport, tra vittorie e sconfitte, sempre all’ultimo respiro.
Le tradizioni religiose
Non mancano poi gli approfondimenti sul senso del respiro nelle diverse tradizione religiose con, tra gli altri, il maestro buddhista Lama Michel Rinpoche, lo storico delle religioni e filosofie dell’India Federico Squarcini, il direttore dell’Istituto di giudaistica alla Freie Universitaet di Berlino Giulio Busi, il monaco e biblista Ludwig Monti. Il vescovo Derio Olivero esplora invece le sfumature del respiro nell’arte, anche alla luce della sua drammatica esperienza di malato di Covid durante la fase più acuta dell’emergenza. Al respiro dell’arte contemporanea dedica la sua lezione Luca Beatrice, ma l’arte visiva, questa volta ibridata con le tecnologie della realtà virtuale, è anche al centro della performance immersiva Vera_Quiete, a cura di Fluxlab. Arricchiscono il programma gli appuntamenti firmati dal Comitato Interfedi della Città di Torino, dal Centro Culturale Protestante, dai centri buddhisti aderenti UBI Unione Buddhista Italiana.
La Scuola di Otium
Agli incontri e ai dialoghi si affianca il programma di laboratori esperienziali della Scuola di Otium, che offre spazi per mettersi in cerca della più autentica espressione di ciò che siamo. Tra gli appuntamenti l’istruttore e responsabile di zona Apnea Academy e maestro federale di apnea FIPSAS Giulio Caresio guida un percorso di apnea “a secco” e in piscina; il cantore liturgico Irene Rotondale e il protopresbitero Iosif Restagno tengono un workshop dedicato al canto bizantino e la tanatologa Caterina Giavotto, insieme alla psicologa Emanuela Pluchinotta riflette sul vivere a partire della nostra condizione mortale.
La musica
E poi la musica, che tanto condivide con il ritmo del respiro. Tra le esibizioni attese, i sufi delle confraternite Qādiriyya e Murīdiyya dell’Islam senegalese che intrecciano canti e melodie con le sonorità medievali del coro dell’Abbazia della Novalesa, in collaborazione con il Centro studi Federico Peirone; le performance del musicista svizzero Marco Lienhard, virtuoso dello shakuhachi, il flauto tradizionale giapponese, che si esibisce all’alba in un parco cittadino e poi nel giardino zen del MAO Museo d’Arte Orientale, accompagnato da letture di testi della tradizione zen.
Gli interventi in streaming
Tra gli interventi che compongono la sezione di programma in streaming, il dialogo tra due filosofi sul respiro degli animali, con Leonardo Caffo, fondatore di Waiting Posthuman Studio, in libreria con Quattro capanne o della semplicità (nottetempo), e Felice Cimatti, docente di Filosofia del Linguaggio all’Università della Calabria e all’Istituto Freudiano; il dialogo tra il linguista e neuroscienziato Andrea Moro e il direttore della Fondazione Circolo dei lettori Elena Loewenthal, che ragionano su respiro, linguaggio e volontà; la riflessione di Pablo d’Ors, scrittore e sacerdote spagnolo, consultore del Pontificio Consiglio della Cultura e autore di quel piccolo e meraviglioso libro sulla meditazione che è Biografia del silenzio, proprio sul legame tra respiro e silenzio.
La mostra su Guido Ceronetti
Inoltre, le sale del Circolo dei lettori ospitano una mostra dedicata alla figura di Guido Ceronetti, a cura dell’Editore Tallone, che inaugurerà con una performance dell’artista Stefano Faravelli e dell’attrice Paola Roman.
Il programma completo sarà presentato in conferenza stampa martedì 8 settembre, ore 11.30 al Circolo dei lettori (via Bogino 9, Torino) e in streaming su circololettori.it. Nella stessa data aprirà anche la biglietteria del festival al Circolo dei lettori (lun-sab ore 9.30-20 e domenica 27 ore 9.30-18) e online su VivaTicket.
Le Camminate Spirituali
Nei due fine settimana che precedono l’avvio della manifestazione tornano le Camminate spirituali, per ossigenare cuore e mente tra valli e boschi. Ma quest’anno le mete non saranno solo montane, perché anche in città, con le giuste guide, è possibile godere della bellezza del respiro. Il sacerdote e scrittore Paolo Scquizzato guida due itinerari, uno in montagna, l’altro sulla collina torinese, entrambi pensati per ricordare Tiziano Terzani; gli scrittori Enrico Camanni ed Enrico Pandiani svelano i misteri del ghiaccio contemplando i nevai che sovrastano il Pian della Mussa, mentre lo storyteller Davide Ferraris ripercorre le vicende del forte dello Chaberton, l’homo radix Tiziano Fratus invita a meditare nel bosco e il maestro di Qi Gong Davide Iavarone insegna a centrare il respiro insieme alla guida escursionistica Alessandra Masino. E poi, nei parchi cittadini con Fabio Castello per un’esperienza di shinrin-yoku, la pratica giapponese del “bagno nella foresta”, e in cammino per la città con Giorgio Olmoti, per scoprire il genius loci letterario del capoluogo sabaudo.
Il gruppo di lettura
Un gruppo di lettura al Circolo dei lettori con Paolo Scquizzato, a partire da mercoledì 9 settembre, ore 19. È Un’ostinata cospirazione. La Bibbia come storia di respiri, ciclo pensato per leggere a fondo alcuni passi della Bibbia e avvicinarsi al tema del festival. Attraverso quattro quadri biblici, il sacerdote e scrittore offre un percorso sulla realtà del respiro, principio vitale che abita la creazione, muove l’avventura umana e supera la morte. Il gruppo di lettura prosegue il 16, 23 e 30 settembre. Per partecipare è necessaria la Carta Plus oppure la Carta Smart o Carta Extra della Fondazione Circolo dei lettori.
Torino Spiritualità è un progetto di Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale.